Calcolo mestruazioni, come tenere sotto controllo il ciclo mestruale

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Tenere il calcolo delle mestruazioni è importante dal momento che il ciclo mestruale è un indicatore della salute di una donna. Ed è proprio per questo motivo che è utile capire come funziona e tenerlo sotto controllo per riconoscerne le irregolarità.

Durata e frequenza del ciclo mestruale

Il ciclo mestruale è l’intervallo di tempo che intercorre tra una mestruazione e la successiva.
Dunque, per calcolare le mestruazioni si deve considerare il periodo che va dal 1° giorno in cui compare il flusso mestruale (ovvero il primo giorno del ciclo) fino al giorno che precede l’inizio della mestruazione successiva.
Nel caso di un ciclo regolare di 28 giorni, l’ovulazione (momento in cui l’ovaio rilascia la cellula uovo) avviene 14 giorni prima dell’inizio del flusso mestruale successivo.

Tutte le donne hanno cicli regolari?

Un ciclo mestruale viene considerato fisiologico quando si ripete ad intervalli regolari di 28 giorni. Tuttavia, si ritiene comunque normale una frequenza mestruale dai 25 ai 36 giorni ed una certa variabilità individuale (la durata del ciclo può cambiare di mese in mese).
In ogni caso, per considerarsi regolare, tra una mestruazione e l’altra non deve esserci uno “scarto” superiore ai 4 giorni (in più o in meno).
Eventuali variazioni della durata del ciclo mestruale dipendono con buona probabilità dalla lunghezza del periodo che precede l’ovulazione (fase follicolare). Questa prima fase del ciclo, pur presentando una durata media di circa 14 giorni, può infatti subire delle oscillazioni, che vanno da 1 a 3 settimane.

Ciclo mestruale: ritmo, quantità e durata

  • Frequenza 28 giorni (25-36 giorni)
  • Mestruazione Durata 3-7 giorni
  • Perdita ematica 28-80 ml

Per la maggior parte delle donne, invece, la fase luteinica (ossia il periodo che va dall’ovulazione all’inizio delle mestruazioni) è più costante e richiede dai 12 ai 16 giorni (durata media: 14 giorni).
La regolarità del ciclo mestruale è legata ad un preciso controllo ormonale del fenomeno, a cui partecipano ipotalamo, ipofisi ed ovaie. Le variazioni maggiori della lunghezza del ciclo si verificano nei primi anni successivi al menarca e nella premenopausa.

Cosa succede durante il ciclo mestruale

Il ciclo mestruale è un evento che ricorre durante la vita riproduttiva della donna, dalla pubertà alla menopausa.

Mestruazioni

L’inizio di ogni ciclo è rappresentato dal primo giorno in cui compare il flusso mestruale, cioè una perdita di sangue e tessuto dalla superficie della parete uterina (endometrio). Questo evento consente all’utero di eliminare il rivestimento costruito durante il ciclo precedente. In genere, le mestruazioni durano 3-7 giorni.

Preparazione all’ovulazione

Durante la prima parte del ciclo mestruale, l’ipofisi avvia la secrezione dell’ormone follicolo-stimolante (FSH), il quale stimola la maturazione di una cellula uovo “dominante”.
Al contempo, si ha un progressivo aumento nel sangue dei livelli di estradiolo (prodotto dall’ovaio). Ciò determina un progressivo ispessimento dell’endometrio, che si prepara così a ricevere la cellula uovo matura nel caso venisse fecondata. Ecco perché, facendo un attento calcolo delle mestruazioni, è possibile anche fare un attento calcolo della propria fertilità, tenendo presenti quali sono i giorni più fertili per poter restare incinte.

Ovulazione

Intorno al 14° giorno del ciclo, un brusco aumento dell’ormone luteinizzante (LH), determina la rottura del follicolo ovarico, con la conseguente espulsione dell’ovocita maturo all’interno dalla tuba di Falloppio (ovulazione).
Nel corso delle 24 ore che seguono tale evento, la cellula uovo è disponibile per l’eventuale incontro con gli spermatozoi. Il rilascio dell’ovocita è dunque un prerequisito fondamentale per il concepimento. Tenendo un attento calcolo della fertilità scopriremo che questo è il giorno migliore per cercare di ottenere una gravidanza.

Dopo l’ovulazione

Subito dopo l’ovulazione, ciò che resta del follicolo “scoppiato” si trasforma nel corpo luteo, il quale produce progesterone, un ormone necessario per le prime fasi di un’eventuale gravidanza, che ispessisce ulteriormente l’endometrio.
Se non avviene il concepimento , si ha una rapida caduta dei livelli di progesterone per l’esaurimento funzionale del corpo luteo. Ciò innesca i fenomeni che porteranno allo sfaldamento della parete uterina e alla successiva mestruazione.
In caso contrario, la cellula uovo fecondata si annida nell’utero, dove trova l’ambiente più favorevole per il suo impianto e il proseguimento della gravidanza.

Giorni fertili

Dunque, come abbiamo potuto vedere, nel corso di ogni ciclo mestruale, con un attento calcolo della fertilità vedremo che il momento più favorevole al concepimento coincide con l’ovulazione e con i giorni in prossimità di tale evento.
In genere, se la donna ha cicli regolari, questo processo si verifica indicativamente ogni 28 giorni. Dopo l’inizio delle mestruazioni, infatti, un ovocita (uno per ogni ciclo mestruale) impiega mediamente 14 giorni per maturare e, sotto lo stimolo ormonale, fuoriuscire dal follicolo che la contiene per entrare nella tuba. Da qui, la cellula uovo inizia il suo viaggio verso l’utero dove si annida se, nel suo percorso, viene fecondata da uno spermatozoo.
Indicativamente, il periodo in cui è possibile che l’uovo venga fecondato inizia 4-5 giorni prima dell’ovulazione e termina 1-2 giorni dopo. Ciò è possibile in considerazione del fatto che la cellula uovo matura quando viene espulsa dall’ovaia riesce a sopravvivere circa 24 ore, mentre gli spermatozoi possono rimanere vitali nell’apparato genitale femminile fino a 72-96 ore dal rapporto.

Alterazioni del ciclo mestruale

Come abbiamo detto, è importante tenere il calcolo delle mestruazioni dal momento che il verificarsi di eventuali irregolarità può voler significare la presenza di:

  • Gravidanza o allattamento;
  • Disturbi alimentari, calo o aumento di peso repentino ed eccessiva attività fisica;
  • Sindrome dell’ ovaio policistico (PCOS);
  • Insufficienza ovarica precoce;
  • Malattia infiammatoria pelvica (PID);
  • Fibromi uterini.

Ecco perché, in caso di un eventuale alterazione o interruzione del ciclo mestruale (in precedenza regolare), è bene consultare un medico.

Calcolo delle mestruazioni

Monitorare i cicli mestruali può aiutare a capire che cosa è normale, tenere il calcolo della fertilità e come identificare irregolarità importanti che, a volte, possono segnalare problemi di salute.
A tale scopo, è possibile utilizzare un calendario oppure scaricare un calendario per il ciclo online.
Prendere nota mensilmente dell’inizio delle mestruazioni, aiuta ad individuare l’inizio approssimativo del successivo flusso mestruale. Ciò consente di essere preparati alla comparsa delle perdite ematiche e capire quali sono i giorni più fertili, ovvero in quale momento è più probabile il concepimento.
Nella pratica, dal 1° giorno in cui compare il flusso devono essere contati tanti giorni quanto la durata media del proprio ciclo (es. 28 giorni), quindi nel calendario va segnato con la matita il giorno in cui è previsto l’inizio della mestruazione successiva. Se si fa ricorso ad una app oppure ad un calendario per il ciclo online tutto questo verrà effettuato automaticamente.
Per la compilazione di un calendario ancora più dettagliato, è possibile annotare anche tutti i sintomi che si verificano durante l’intero ciclo mestruale, quali tensione mammaria, crampi, mal di testa, mal di schiena, sbalzi d’umore, disturbi del sonno, stanchezza, gonfiore o disturbi di stomaco.