Le tendenze del mercato immobiliare italiano nel 2023: tra crisi e innovazione

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Il mercato immobiliare italiano nel 2023 è caratterizzato da opportunità e sfide. Il settore residenziale è sostenuto dalla domanda interna e dal turismo, ma risente dell’inflazione, dei tassi di interesse e delle tensioni geopolitiche. Il settore corporate è orientato alla flessibilità e all’innovazione, ma subisce una flessione degli investimenti.

La domanda di abitazioni dovrebbe continuare ad essere sostenuta nel 2023, sia da parte di coloro che cercano una casa per sé, sia da parte di coloro che cercano un investimento immobiliare.

In particolare, è prevedibile una crescente domanda per le case di nuova costruzione, in particolare per quelle dotate di tecnologie avanzate e sostenibili, come l’isolamento termico e l’uso di energie rinnovabili.

Le case di nuova costruzione saranno particolarmente apprezzate per le loro caratteristiche moderne, oltre che per la possibilità di acquistare un’abitazione “chiavi in mano“, senza dover effettuare lavori di ristrutturazione o di manutenzione.

Il mercato immobiliare residenziale in Italia nel 2023: tra opportunità e sfide

L’Italia è da sempre un paese di proprietari di casa, come confermato dal Primo rapporto Censis “Gli italiani e la casa”, in base al quale emerge che il 70,8% delle famiglie italiane possiede l’abitazione in cui vive.

Il mercato immobiliare residenziale in Italia nel 2023 si presenta però con luci e ombre, tra opportunità e sfide. Da un lato, infatti, il settore beneficia della ripresa economica post-pandemica, degli incentivi fiscali per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico delle abitazioni, dei fondi europei per la rigenerazione urbana e della domanda di spazi più ampi e confortevoli da parte degli italiani.

Dall’altro lato, però, il settore deve fare i conti con una serie di fattori di rischio che stanno impattando negativamente, rallentando la crescita: l’aumento dell’inflazione, che erode il potere d’acquisto delle famiglie e rende più costoso il credito; la stretta dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, le tensioni geopolitiche a livello internazionale, che generano incertezza e instabilità; e le disparità territoriali tra Nord e Sud del Paese, che evidenziano una diversa dinamica dei prezzi e delle transazioni.

ll numero delle compravendite residenziali in Italia nel 2023 subirà una contrazione rispetto al 2022, che è stato un anno eccezionale grazie alla forte domanda accumulata durante il lockdown.

Secondo le stime del Primo Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma, le transazioni nel 2023 saranno circa 670.000, con una diminuzione del 15% rispetto al 2022 (totalizzando volumi pari a 767.000 transazioni).

Tuttavia, questo dato sarà ancora superiore a quello del 2019 (circa 600.000), segno che il mercato immobiliare residenziale italiano ha saputo reagire alla crisi sanitaria ed economica.

Le città più dinamiche saranno ancora quelle del Nord-Ovest e del Centro-Nord, dove la domanda sarà sostenuta dalla presenza di lavoratori qualificati, studenti e turisti. Le città del Sud invece continueranno a soffrire di una scarsa attrattività e di un’eccessiva offerta di immobili datati e inefficienti dal punto di vista energetico.

In virtù di quanto esposto il mercato immobiliare residenziale in Italia nel 2023 si confermerà come un settore vitale per l’economia nazionale, ma dovrà affrontare diverse sfide per mantenere la sua competitività e attrattività.

Tra queste, la transizione ecologica e digitale degli edifici, la rigenerazione urbana dei centri storici e delle periferie degradate, la riduzione delle disuguaglianze territoriali e sociali e la promozione di una cultura della casa più orientata alla qualità che alla quantità.

Il mercato immobiliare corporate: flessibilità, innovazione e rendimento

Il 2023 sta confermando un andamento più cauto rispetto all’anno precedente per quanto riguarda la domanda di acquisto nel mercato immobiliare corporate. Tuttavia, le aziende stanno dimostrando un crescente interesse per spazi flessibili e innovativi, adeguati alle esigenze del lavoro agile.

Questa tendenza ha portato alla creazione di nuovi format di coworking, serviced office e hybrid office, in grado di offrire soluzioni personalizzate e a breve termine.

In particolare, la domanda nel settore logistico sembra essere rivolta verso asset che rispettino i fattori ESG, così come anche per il settore uffici.

Grazie alla ripresa del turismo, il mercato immobiliare ricettivo sta registrando una crescita significativa nei primi quattro mesi del 2023, con particolare attenzione alla riconversione di asset in edifici ricettivi e alla riqualificazione di strutture alberghiere già esistenti.

Infine, per quanto riguarda il retail, si confermano le tendenze emerse nella fase immediatamente successiva alla pandemia, con una preferenza per asset immobiliari posizionati nei centri urbani e lungo le principali strade commerciali.

L’evoluzione degli investimenti immobiliari tra sostenibilità e incertezze

Il mercato immobiliare italiano si conferma come un’importante destinazione per gli investimenti, nonostante i prezzi dell’energia abbiano causato qualche turbolenza nel corso del 2022. Secondo il rapporto “Southern Europe Investment” di Savills, il mercato immobiliare italiano ha registrato un volume di affari di 11,8 miliardi di Euro.

Gli investitori sono sempre più interessati alla qualità degli asset immobiliari e alla loro sostenibilità ambientale. Tuttavia, nel corso del 2023, potrebbe manifestarsi una flessione degli investimenti nel mercato immobiliare italiano, a causa del disallineamento dei rendimenti immobiliari rispetto ai titoli di stato.

Le sfide e le opportunità per il futuro del mercato immobiliare

Il mercato immobiliare italiano nel 2023 dovrà affrontare una situazione di crisi e di incertezza, causata dal protrarsi degli eventi bellici e dalla severità delle misure di politica monetaria messe in atto dalla BCE.

Questi fattori contribuiscono a prevedere un quadro non favorevole, ritenendo verosimile che il biennio 2023-2024 sarà interamente caratterizzato da un sensibile calo delle intenzioni di acquisto immobiliari.

In questo contesto il manager immobiliare Domenico Amicuzi afferma: “La situazione economica attuale dell’Italia è caratterizzata da un incremento dell’inflazione e dall’aumento dei tassi di interesse promossi dalla Banca Centrale Europea” spiega Amicuzi “Questo quadro ha influenzato notevolmente l’atteggiamento degli investitori, inducendoli a mostrarsi cauti e a rimanere in attesa di un miglioramento delle condizioni macroeconomiche. Nel primo trimestre del 2023, gli investimenti registrati nel mercato immobiliare italiano hanno totalizzato 967 milioni di Euro, evidenziando un significativo decremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.

Tuttavia, il settore ha dimostrato di saper reagire e di continuare a innovare e adattarsi alle nuove esigenze del mercato, soprattutto nell’ambito del lavoro agile e della sostenibilità ambientale.

Tra i settori emergenti, si segnalano il sanitario e il social housing, che offrono opportunità di diversificazione e di impatto sociale.

Un altro aspetto che potrebbe dare un nuovo impulso al mercato immobiliare italiano è la sostenibilità ambientale. Si tratta di un tema sempre più rilevante e richiesto sia dagli investitori che dagli utenti finali, che cercano immobili con caratteristiche di efficienza energetica, riduzione delle emissioni e utilizzo di materiali ecologici.

La sostenibilità ambientale non è solo una questione etica, ma anche economica, in quanto permette di aumentare il valore e la competitività degli immobili, riducendo i costi di gestione e manutenzione.

In aggiunta, la sostenibilità ambientale favorisce la creazione di nuovi posti di lavoro e di nuove opportunità di sviluppo per il settore edile e per le imprese che operano nel campo delle energie rinnovabili e della green economy. Il mercato immobiliare italiano ha quindi l’occasione di cogliere questa sfida e di trasformarla in un vantaggio competitivo, contribuendo alla transizione ecologica del Paese e alla tutela dell’ambiente.

Il mercato immobiliare italiano si conferma quindi come uno dei più attraenti e competitivi in Europa, in grado di offrire soluzioni di qualità e di valore aggiunto a tutti gli attori coinvolti.